Violazione informatica: non importa dov’è successo?

"Nel caso di accesso illecito a un sistema informatico
intruso e server non devono necessariamente essere nello stesso posto.
Una situazione che ha richiesto l'intervento della Cassazione"

Violazione informatica: non importa dov’è successo?

A quanti è capitato, di accedere senza dir nulla la mittente allo smartphone o al computer del proprio partner? O di spiare il contenuto di una cartella presente nel desktop di un collega d’ufficio? Tali condotte, anche se apparentemente tranquille, in alcuni casi potrebbero esporre l’autore ad importanti conseguenze sotto il profilo penale.

Infatti attualmente, vista l’imponente affermazione di internet, la criminalità informatica sì è evoluta da semplice criminalità “da postazione computer” a criminalità nel “cyberspazio”, in cui diventano penalmente rilevanti nuove tipologie di condotte. Il legislatore ha sempre più l’esigenza di disciplinare e punire la criminalità informatica per evitare che i soggetti che usufruiscono dei servizi messi a disposizione dal mondo telematico restino privi di tutela. Tuttavia la regolamentazione giuridica di un mondo complesso e sfaccettato può, in molti casi, caricare il legislatore di enormi difficoltà.

Digitech Center, punta fortemente su un educazione che diventerà suprema e le aziende dovranno migliorare la qualità della formazione dei loro dipendenti. La forte pressione dei clienti e gli stessi partner faranno balzare la spesa per la Sicurezza superando i 100 mld di dollari nel 2018. Ormai gli evidenti buchi riscontrati nelle aziende non saranno più ammissibili e assumeranno un ruolo attivo nel contrastare questi problemi.