Turing Learning, la macchina che impara dal niente

"È sempre la ricerca sull'Intelligenza Artificiale a far parlare di sè.
Il Turing Learning è un nuovo metodo che permette a una macchina di imparare
da ciò che vede senza stimoli."

Turing Learning, la macchina che impara dal niente

L’Intelligenza Artificiale rappresenta la prossima grande svolta per il genere umano. Le ricerche a riguardo sono infatti numerose e a quanto già sappiamo, infatti, va aggiunta una nuova tecnica chiamata Turing Learning, che prende il nome dallo scienziato Alan Turing.

Le si “mettono davanti” due o più set di dati, e le si dice “ok, ora impara”. Per quanto possa sembrare incredibile, funziona.

L’algoritmo non contiene nessuna informazione di partenza, alla macchina non sono dati obiettivi specifici, semplicemente il computer guarda i robot e cerca di notare attributi rilevanti e cerca di comprendere quale dei due gruppi sta guardando. La macchina affina le proprie informazioni tramite un sistema di domande sì/no: in altre parole osserva, formula e verifica un’ipotesi, e poi ricomincia usando le informazioni ottenute e correggendo eventuali errori.  Il risultato, in estrema sintesi, è una macchina che comprende ciò che vede in modo sempre più preciso. Il Turing Learning si potrebbe applicare a qualsiasi campo, e avrebbe sempre il potenziale per svelare nuove informazioni che a noi sfuggono.

 

Il nostro punto di vista non va in contrasto con l’articolo pubblicato e anzi da una svolta decisiva a quanto le aziende stanno investendo in tal senso. Consideriamo solo che nel 2015 le aziende tecnologiche hanno speso 8,5 miliardi di dollari sull’Ai, il quadruplo rispetto al 2010.

Google, Facebook, Amazon, Microsoft ecc., cercano in ogni modo di assicurarsi i migliori esperti del settore Ai.
Lo ritenete casuale tutto ciò?

Nel settore si cominciano a creare considerevoli profitti per le aziende e forse il rischio maggiore sarà quello di accaparrarsi proprio i migliori esperti.

Finiamola comunque di pensare in modo non costruttivo e concentriamoci su come poter migliorare la vita delle persone grazie alla tecnologia. Il futuro in fondo riguarda tutti noi.