Quali professioni nel mondo Open Source?

"Quanti e quali sono le possibilità lavorative nell'ambito dell’Open Source?"

Quali professioni nel mondo Open Source?

Le tendenze nei vari Paesi del mondo e in Europa sembrerebbero più o meno le stesse ma le professionalità in questo ambito sono più richieste in Europa che nel resto del mondo secondo quanto emerso dal Rapporto sui Lavori Open Source 2016 pubblicato da Dice e Linux Foundation.
La ricerca, giunta alla quinta edizione, si era finora focalizzata esclusivamente sul mercato del lavoro per i professionisti Linux, ma lo stadio dello studio di quest’anno si rivolge alla più ampia categoria dei professionisti open source.
Quello che emerge dal rapporto dice che gli europei sono più fiduciosi rispetto ai loro omologhi nel mondo nel mercato del lavoro open source. Di oltre mille intervistati europei, il 60% crede che sia abbastanza o molto facile trovare una nuova occupazione quest’anno, contrapposto a soltanto il 50% a livello globale che afferma che sia facile. Infatti, il 50% degli europei ha segnalato di aver ricevuto più di 10 chiamate da reclutatori nei sei mesi precedenti all’indagine, mentre solo il 22% degli intervistati di tutto il mondo ha segnalato questo livello di ingaggio.
Le specializzazioni di sviluppo delle applicazioni sono molto richieste in Europa: il 23% dei professionisti open source europei ha segnalato lo sviluppo delle applicazioni come la specializzazione open source più richiesta – superiore a ogni altra specializzazione. A livello globale, solo l’11% ha identificato lo sviluppo delle applicazioni come la specializzazione più richiesta, seconda dietro alle DevOps al 13%. Le DevOps erano seconde tra gli europei, al 12%.
Secondo il rapporto i datori di lavoro in Europa stanno offrendo maggiori incentivi per mantenere il proprio personale: il 40% dei professionisti open source europei segnala che lo scorso anno ha ricevuto un aumento, il 27% segnala un miglioramento del rapporto vita-lavoro e il 24% segnala programmi più flessibili. Ciò si pone a confronto a livello globale con il 31% che segnala aumenti salariali e con il 20% che segnala sia un miglior rapporto vita-lavoro sia programmi di lavoro più flessibili. Complessivamente, solo il 26% degli europei dichiara che il proprio datore di lavoro non ha più offerto incentivi quest’anno, confrontato con il 33% a livello globale.
Ai professionisti open source, inoltre, piace lavorare su progetti interessanti più di ogni altra cosa (sono il 34% degli europei a fronte del 31% a livello globale). Tra le altre motivazioni il poter avere a che fare con tecnologia innovativa (18%) e poter collaborare con una comunità mondiale (17%). Il 5% degli intervistati europei definisce che il denaro e gli aumenti sono la parte migliore del loro lavoro, più del doppio rispetto al due per cento a livello mondiale che ha scelto questa risposta.

“I professionisti europei di tecnologia, le organizzazioni governative e le società quotate hanno accettato da tempo l’open source,” ha affermato Jim Zemlin, direttore esecutivo alla The Linux Foundation. “I livelli impressionanti di adozione dell’open source e del relativo rispetto chiaramente si sono tradotti in una maggiore richiesta di professionisti open source qualificati, fornendo grandi opportunità per gli sviluppatori, gli esperti di DevOps e altri.”
Fonte: TECHECONOMY
In Europa le statistiche parlano chiaro ed i numeri dicono che è complicato trovare talenti open source. A questo punto i manager hanno incrementato gli incentivi per fermare gli attuali professionisti.

Se in ambito FOSS (Free Open Source Software) il 40% degli intervistati dichiara di aver ottenuto degli aumenti di stipendio contro quasi il 30% che dichiara un miglioramento di vita, è decisamente un ruolo in forte crescita non trovate? Noi di Digitech crediamo di si!