Arriva l’ufficio del personale 2.0

"Il 61% delle imprese prevede per il 2016 un budget
per nuove iniziative digitali nell'ambito
Human Resources"

Arriva l’ufficio del personale 2.0

Il 61% delle imprese investe in iniziative digitali nelle risorse umane.

 

Il digitale sta conquistando gli uffici risorse umane. Così le direzioni del personale si attrezzano per reperire nuove professionalità che trasformeranno sempre più il profilo della funzione, da amministrativa a co-responsabile dello sviluppo strategico. La School of management del Politecnico di Milano, attraverso il suo Osservatorio Hr innovation practice, per capire quanto le nuove tecnologie cambieranno l’esistente, ha coinvolto, con survey e casi di studio, oltre 100 Hr executive di imprese medio-grandi. I quali sostengono che, nel 2016, inseriranno nell’ufficio del personale soprattutto tre nuovi profili: il Social media recruiting specialist, il Digital workspace manager e il Digital learning specialist che utilizza tutte le nuove tecnologie per la formazione. «Dalla nostra indagine — spiega Fiorella Crespi, direttore dell’Osservatorio — emerge che il 61% delle imprese prevede per quest’anno un budget per nuove iniziative digitali nelle risorse umane. In particolare nella valutazione delle performance, nella formazione e nella ricerca e selezione del personale».

Paolo Iacci, vicepresidente dell’associazione per la direzione del personale Aidp, ha qualche riserva sulla digitalizzazione della valutazione delle performance. «A parte il trasferimento dal cartaceo ai documenti elettronici — sostiene — nella sostanza non cambia granché. Grandi trasformazioni, invece, investono il recruiting. Finora il primo canale di reperimento delle risorse umane era il passaparola. Oggi invece diventa prevalente la rete perché ci sono siti, basti citare Monster, che processano oltre 70 mila Cv al mese. Quindi le direzioni del personale possono ricavare una mole incredibile di informazioni sulle caratteristiche delle persone e su come si muovono nel mercato del lavoro».

«Ecco perché occorre una figura come il Social media recruiter — commenta Stefano Giorgetti, amministratore delegato della multinazionale delle risorse umane Kelly services — uno capace di muoversi nel mare del web alla caccia dei profili professionali più adatti all’azienda. Non più chi si limita a scrivere bene il testo di una ricerca di personale, ma un professionista in grado di seguire l’evoluzione dei social network e di utilizzarli per attrarre i talenti dando credibilità a ciò che l’azienda dice di sé». Anche il Digital workspace manager sarà sempre più determinante per le risorse umane. «Lo smart working diventerà la normalità — chiarisce Giorgetti — e ciò che conterà sarà il risultato e non la presenza fisica in ufficio. Poiché i team non saranno più tutti in azienda, diventa indispensabile chi sa riorganizzare spazi e relazioni in un modello alternativo di comunità lavorativa ».

Come potrete notare, da tempo anche noi di Digitech Center stiamo cavalcando l’evoluzione formativa che è in atto. Le risorse umane cosa decidono? Investire nel digitale. Proprio così, saranno i Responsabili HR a dover essere d’esempio a tutti gli altri nell’investire verso nuovi canali digitali e far crescere le risorse umane. Bene, allora segnatevi questi nuovi profili, poiché ne continueremo a sentire parlare sempre di più. Digital marketing manager, social media recruiting, social media manager, technology marketing officer e digital learning specialist.